Salerno Organo Festival: un Festival per dare musica al quartiere di Mercatello a Salerno

L’Associazione Formeta si rinnova completamente nella sua “business proposition” partendo dal concept “INNOVAZIONE uguale IMPEGNO SOCIALE”, attraverso l’organizzazione del progetto sociale e culturale: Salerno Organo Festival. Di seguito il resoconto del Festival.

La cultura come veicolo di rigenerazione urbana e aiuto per i cittadini.
Mercatello è un quartiere «etichettato come un quartiere dormitorio» e “accusato” di non essere all’altezza del centro per non offrire particolari diversivi, oltre alle spiagge che, solo recentemente, sono state recuperate attraverso il ripascimento. La Chiesa di Santa Maria a Mare Maggiore, chiesa del quartiere, ha da sempre cercato di offrire uno spazio per i ragazzi (e le persone di tutte le età) come punto di ritrovo e di svago, specie per i più piccoli come per esempio il teatro. Tuttavia, a volte, vere e proprie bande di bulli, provenienti da fuori quartiere, hanno preso di mira il sagrato della Chiesa (che ora fortunatamente è stato recintato a cura del Comune), con danni vari a panchine, statue, ecc. Chi paga per questa insofferenza alla fine sono i ragazzi di quartiere che da anni frequentano quale unico luogo di ritrovo “la piazzetta”, da loro così denominata, e impossibilitati ad utilizzare, ad esempio, il parchetto adiacente il sagrato della parrocchia, teatro per tanti anni di edizioni della manifestazione del presepe vivente ad opera della comunità.
E’ con questo spirito che si è pensato di portare la periferia di Mercatello alla ribalta creando, per la prima volta a Salerno, un evento che abbiamo deciso di intitolare “Salerno Organo Festival”.

L’idea è nata da Marco Sprocati in seguito alla richiesta di Mons. Antonio Galderisi, parroco di S. Maria a Mare, di aiutarlo a completare l’organo della chiesa e di finalizzarlo al coinvolgimento di giovani per la musica. L’Organo a canne di Santa Maria a Mare è il modello MillenniuM 2003 che offre una vasta gamma di registri ed è dotato di tutti i sistemi innovativi progettati dalla Fabbrica G. Consoli.
Si tratta di un organo a canne a trasmissione digitale, imponente perché ha un’altezza massima di mt. 4,50 e una larghezza di mt. 3.00 su due livelli. L’acquisto recente deve essere tuttavia completato.

L’obiettivo è stato di realizzare, attraverso anche una campagna di crowdfunding  sul sito www.innamoratidellacultura, con i primi fondi donati la prima parte del progetto (con una disposizione fonica parziale, ma perfettamente funzionante e performante).

Il secondo step di avviare un’attività culturale vera e propria con la progettazione e realizzazione di un corso di formazione in musica da organo per giovani. Un percorso di formazione per ragazzi e ragazze innamorati della musica e intenzionati ad imparare a suonare questo strumento così particolare. La musica diventa il modo per comunicare con i ragazzi del quartiere lo strumento di coesione sociale e lotta all’emarginazione.

Il gruppo organizzativo, che si è composto, è stato fondamentale per la riuscita dell’evento e oltre a Marco Sprocati, come Responsabile del Festival, ha visto Silvana Noschese come Direzione artistica, Mons. Antonio Galderisi per la chiesa di S. Maria a Mare, Emilia Maiorano del Rotaract Club Salerno per la comunicazione social, Andrea Bignardi del Rotaract Club Salerno e Aniello Palumbo (socio onorario del Rotary Club Salerno a.f.1949) per l’ufficio stampa, Emanuela Spalice Caggiano di Fondazione Copernico per il desk registrazione e controllo Anticovid all’ingresso della chiesa insieme a Emmanuela Vastola del Rotaract Club Salerno Est e Carla Santocchio del Rotaract Club Salerno, Eleonora Sprocati dell’Interact Salerno per la diretta sul canale Facebook del Festival  e soprattutto il supporto completo dei Rotaract Club Salerno e Salerno Est ed Interact Club Salerno.

L’evento ha avuto il patrocinio della Diocesi di Salerno – Campagna – Acerno e il  supporto di BCC Banca Campania Centro, Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, Fondazione Copernico, Fondazione Ampioraggio, Collettivo Blam, Inner Wheel Carf Salerno, Fondazione della Comunità Salernitana e il pieno sostegno dei Rotary salernitani: il nostro club Rotary Club Salerno a.f. 1949, Rotary Club Salerno Est, Rotary Club Salerno Duomo, Rotary Club Salerno Picentia e Rotary Club Salerno Nord Due Principati. Un supporto eccezionale è stato fornito per tutta la parte di immagine, grafica e stampa da Ethos Grafica e per le luci e il video dall’Associazione Classico Light.

Il Festival, presentato dai giovani presidenti dei Club Rotaract e Interact di Salerno: Simona Levi (Presidente Rotaract Club Salerno), Mario Notaroberto (Presidente Rotaract Club Salerno Est) con Francesca Carpinelli (Rotaract Club Salerno Est) e Maria Carla Cioffi (Presidente Interact Club Salerno), ha realizzato due concerti.

Il primo concerto si è svolto il 27 ottobre 2021 con il Concerto per coro e organo «Dal Padre alla Madre, dal Cielo alla Terra» del coro “Il Calicanto” ed “Estro Armonico”, con l’organista Elisabetta De Caro e i direttori: Milva Coralluzzo, Eleonora Laurito e Silvana Noschese.

Il programma svolto è stato:

  1. Laudes creaturarum – Mauro Zuccante (1962)
  2. O regem coeli – Tomàs Luis Da Victoria (1548-1611)
  3. Sabemos Parir – Rosa Zagarosa (1958)
  4. Angelus Domini – Orlando Dipiazza (1929-2013)
  5. Ave Maria – David Hamilton (1955)
  6. Magnificat – Franz Liszt (1811-1886)
  7. Cantemos a Maria – arr. Juan Tony Guzmàn (1959)
  8. Ave maris stella – Eva Ugalde (1973)
  9. Regina Coeli Laetare – Manolo Da Rold (1976)
  10. Mare – Marco Ferretti (1967)
  11. Terra mia – arr. Giuseppe di Bianco (1969)
  12. Las amarillas – arr. Stephen Hatfield (1956)
  13. Regina de lu cielo, brano della tradizione campana

Silvana Noschese, Direttore Artistico del “Salerno Organo Festival”, ha voluto dedicare il concerto a Chiara Pepe, la trentaduenne artista salernitana scomparsa quest’estate, che ha spiegato  l’importanza che ha la musica nella nostra vita: “La  musica aiuta a connetterci con noi stessi e con gli altri”.

Suggestiva l’atmosfera creatasi nella chiesa grazie alle voci delle circa trenta coriste accompagnate dal suono affascinante, unico e magico dell’organo ascoltati con grande coinvolgimento emotivo dal numeroso pubblico che ha sottolineato con intensi applausi la bravura delle coriste e dell’organista. Momenti di grande intensità e commozione sono stati vissuti grazie alla sorella di Chiara, Marta Pepe, che ha dedicato dei versi, da lei scritti, al suo “raggio di luce nel crepuscolo”:” Ti vedo riflessa nei miei gesti. Ero la tua ombra ed ora tu sei la mia”.

Il 29 ottobre 2021 con il Concerto per solo organo eseguito dal giovane organista Pietro Russo di Sarno, trentaduenne, diplomato accademico di secondo livello in pianoforte solista e attualmente studente di organo e composizione organistica presso il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli,con il seguente programma:

  1. Pachelbel: Komm Gott Schöpfer heiliger Geist P. 223
  2. S. Bach: Toccata, Adagio e Fuga BWV 564
  3. E. Bossi: Ave Maria op. 104 n. 2
  4. Franck: Chorale n. 1 in E Major
  5. Dupré: Cortège et Litanie, Op. 19 N. 2

Il Concerto è partito dalla Germania di fine ‘600 con Johann Pachelbel e Johann Sebastian Bach.

Johann Pachelbel è stato musicista, compositore e organista tedesco, famoso per il contributo dato allo sviluppo del preludio corale e della fuga.

Johann Sebastian Bach, è stato compositore, organista, clavicembalista e maestro di coro tedesco. Considerato uno dei più grandi geni della storia della musica, le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. Considerato uno dei massimi maestri di forme musicali come il canone, la cantata e la fuga.

A seguire si è passati all’Italia con il compositore e organista italiano Marco Enrico Bossi, una personalità di spicco nel panorama musicale italiano, il suo stile si può assimilare al tardoromanticismo guidato da Brahms.

Fino a concludere alla Francia di fine ‘800 con César Franck e Marcel Dupré.

César Franck è stato un compositore, organista e docente di musica di origine belga. È stata una delle figure più importanti della vita musicale francese nella seconda metà del XIX secolo. Le sue composizioni si segnalano per la complessità del contrappunto, le modulazioni frequenti e anche estreme e le forti influenze romantiche.

Marcel Dupré è stato un organista, pianista, compositore e didatta francese. Fu organista titolare della chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, considerato come un Paganini dell’organo, essendo un virtuoso di massimo ordine, diede un grande contributo allo sviluppo della tecnica organistica.

L’atmosfera molto intimista che si è venuta a creare è stata molto apprezzata dal pubblico che ha applaudito più volte l’organista.

Il 3 novembre si è svolta poi la consegna dei fondi raccolti con la consegna dell’assegno circolare e di una targa ricordo. Nelle foto Mons. Galderisi con Silvana Noschese, Mario Notaroberto, Maria Anna Fiocco delle Inner Wheel CARF Salerno.

E’ stata un’esperienza entusiasmante da un lato, ma anche complicata dall’altra per la presenza della pandemia che ha fatto più volte rinviare lo svolgimento per i limiti governativi obbligatoriamente necessari.

Vi aspetto tutti alla 2° edizione del Salerno Organo Festival  2022.